New York: la storia dell'Hotel Algonquin
Quando siamo in viaggio a volte soggiorniamo in hotels che hanno un passato che ci raccontano la storia di un luogo o delle persone che nel corso del tempo vi hanno soggiornato. Oggi vi racconto la storia dell'Algonquin Hotel di New York.
Inaugurato il 22 novembre 1902, l’hotel in origine fu progettato come residence con contratti di locazione di un anno, in seguito fu trasformato in hotel che avrebbe dovuto chiamarsi “The Puritan”ma nel 1927 il nuovo proprietario decise di chiamarlo come la tribù che originariamente abitava l’isola di Manhattan, gli Algonquins.
La notorietà dell’hotel però iniziò con la Algonquin Round Table, un collettivo imperturbabile di intellettuali che si auto definivano il "Circolo vizioso".
Tutto ebbe inizio nel 1919 per dare il bentornato al critico teatrale del New York Times Aleck Woollcott di ritorno dalla Prima guerra mondiale.
Un gruppo di quelli che sarebbero diventati i più illustri editorialisti, critici, drammaturghi e giornalisti della città accettarono di incontrarsi per il pranzo il giorno successivo in quello che si trasformò nel ritrovo intellettuale della città per i successivi dieci anni.
Insieme alla leggendaria critica, poetessa e maestra di racconti Dorothy Parker (che vi tentò il suicidio 1932), i componenti della Round Table furono lo stesso Woollcott, il drammaturgo George Kaufman, l'autore e quattro volte vincitore del Premio Pulitzer Robert E. Sherwood, l'attore e umorista Robert Benchley e l'editorialista Frank Pierce Adams. Nel 1925, il collega Harold Ross vinse una partita di poker con i membri della Round Table e successivamente utilizzò le sue vincite per lanciare il New Yorker.
L’Algonquin ha inoltre il merito di essere stato uno dei primi hotel a New York ad ospitare donne non accompagnate. Tra esse Gertrude Stein, Eudora Welty, Simone de Beauvoir e l’attrice Helen Hayes.
L'impatto letterario di questo gruppo è stato senza precedenti e nel corso dei decenni, ha attirato artisti del calibro di Maya Angelou, J.D. Salinger, Sinclair Lewis e William Faulkner.Faulkner scrisse il discorso di accettazione per il suo premio Nobel del 1950 in una delle sale dell’hotel e Maya Angelou scarabocchiò l'inizio della sua sceneggiatura per "Il Canto del Silenzio" sul tavolo della reception. I musicisti Lerner & Loewe, composero My Fair Lady, incluso il classico I Could Have Dance All Night, nella Suite 908.
Forse la più grande testimonianza della leggenda e del prestigio della Tavola Rotonda è una rivelazione del presidente John F. Kennedy, che dichiarò: Quando ero piccolo, avevo tre desideri: volevo essere un eroe come Lindbergh, imparare il cinese e diventare un membro della tavola rotonda dell’Algonquin.
Un’altra curiosità storica dell’Algoquin è la sua colonia felina.
I gatti risiedono presso l'Algonquin dagli anni '20. Nel1933 l'attore di Broadway John Barrymore, il nonno di Drew, viveva spesso nell'hotel durante i suoi impegni teatrali di lunga durata, interpretando Amleto dall'altra parte della strada presso l'Hippodrome Theatre.
Barrymore ritenendo che il gatto dell’hotel “Rusty”, avesse bisogno di un nome più dignitoso, lo soprannominò Amleto e così iniziò la leggenda.
L'attuale Amleto, un tabaio arancione salvato da una colonia di gatti selvatici a Long Island, è il dodicesimo gatto Algonquin e l'ottava incarnazione di Amleto. Il bel gattone ora intrattiene fan da tutto il mondo, cena con cibo gourmet e ha la sua e-mail, Facebook ed un account twitter.