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Il Lago Inawashi

Fukushima: per scoprire un altro angolo di Giappone.

Fukushima: cultura,natura e tradizione.

 

 

Molti di noi ricorderanno sicuramente il terribile terremoto e del successivo tsunami che nel 2011 sconvolse anche questa bellissima regione ma in pochi sicuramente ne conoscono la natura, la cultura e le tradizioni che la caratterizzano.
La prefettura di Fukushima è per dimensione la terza del Paese, Fukushima City si raggiunge facilmente da Tokyo in treno alta velocità in 90 minuti. La rete ferroviaria permette inoltre di raggiungere i vari luoghi d'interesse con coincidenze varie.
Oltre a distinguersi per i paesaggi montani e per le località termali Fukushima ci offre la possibilità di immergersi nella storia e nella cultura.
Sono tre le aree da conoscere: l'area di Aizu, la Central Area e la Coastal Area.
La città di Aizu Wakamatsu si trova ad ovest e ci offre la possibilità di visitare lo Tsurugajo Castle, il Tempio Sazaedo, la scuola Nisshinkan.
Il castello di Tsurugajo, costruito nel 1384 ma più volte distrutto a seguito di guerre è stato restaurato nel 2011 ed il museo al suo interno ospita una mostra permanente della cultura e dello stile di vita dei samurai.
All'esterno del suo parco i numerosi alberi di ciliegio ogni anno in aprile durante la fioritura attirano molti turisti.
Vicino al castello possiamo visitate la residenza storica di Aizu Bukeyashiki, ricostruzione di una residenza samurai che viene utilizzata a scopo didattico e che ne riproduce scene della vita quotidiana.
A circa 4 chilometri di distanza possiamo visitare il Sazaedo Temple. E'un tempio a pagoda esagonale a 3 piani alto 16,5 metri, designato patrimonio culturale per essere una della più antiche strutture in legno ed anche per la sua particolare scala a doppia elica che consente a chi sale di non incontrare mai chi scende....
La Scuola Nisshinkan fu costruita nel 1803 per formare i giovani dei clan samurai di Aizu. Accoglieva bambini a partire dai 10 anni che intraprendevano un percorso di formazione accademica e fisica per diventare Samurai.
La storia del Giappone è estremamente legata ai Samurai ed al loro codice d'onore, il "Bushido" (La via del guerriero) un comportamento etico e strategico che imponeva di difendere l'onore del clan anche a costo della vita.
Completamente bruciata durante la guerra Boshin (conosciuta come la Rivoluzione Giapponese), oggi è stata restaurata ed è testimonianza dell'architettura Edo.
Spostandoci a sud, a circa 20 chilometri da Aizu Wakamatsu troviamo la città postale di Ouchi-Juku.
È un piccolo villaggio di case con il tetto di paglia con un fascino unico. Fu fondata nel periodo Edo e svolse un ruolo fondamentale come stazione di posta per i viaggiatori.
Durante l'anno vengono organizzati numerosi festival ed eventi: a febbraio lo Snow Festival, in luglio una processione con ballerini e figuranti vestiti con costumi tradizionali.

Spostandoci verso la Coastal Area troviamo a pochi chilometri dalla città di Iwaki la Hattachi Beach. Di fronte alla spiaggia sorge la piccola isola di Bentenjiima, santuario shintoista che è raggiungibile da un bellissimo ponte rosso. E'popolare tra i giapponesi per l' "hatsumode" la prima visita di un santuario all'alba di Capodanno.
Rientrando verso l'interno troviamo il Lago Inawashiro, quarto lago di acqua dolce del Giappone. Il lago, detto anche " Specchio del paradiso" ed è meta ideale per chi vuole natura, relax e attività sportive.
A nord del lago per gli amanti di zone più montane invece consiglio la visita a Jododaira (1600 metri di altitudine) che è base ideale per chi ama escursioni e percorsi  trekking  da effettuare sul Monte Higashi-Azuma e sul Monte Issaiko.
Spostandoci poi di nuovo verso sud troviamo, all'interno del Parco nazionale Asahi-Bandai, gli stagni di Goshikinuma, chiamati anche "paludi dai cinque colori". Queste paludi si sono formate nel 1880 a seguito dell'eruzione del vulcano Bandai.
La particolarità di questi stagni sono le tonalità di colori che variano in base alle condizioni meteo. Il sentiero Goshiki-Numa nel suo percorso di 4 chilometri permette di visitarne diversi e ne vale la pena!

A Fukushima, inoltre, vi sono 130 sorgenti termali o "onsen" che si differiscono tra loro per la diversa particolarità dei minerali che compongono le acque delle varie sorgenti.
Alla periferia di Aizu Wakamatsu si trova la Higashiyama Onsen che risale a ben 1300 anni fa. Potrete decidere di dormire in uno dei ryokan tradizionali che si trovano nelle vicinanze. La stazione termale offre anche la possibilità cenare ed assistere alla danza dell'Higashiyama Geigi. Potrete assistere alla espressione delle arti in cui le geigi (o geishe)sono state addestrate, inclusi il canto, la danza e l'accompagnamento musicale.

A nord di Fukushima invece si trova la Izaka Onsen che si ritiene sia stata scoperta circa 2000 anni fa.
La caratteristica speciale di Iizaka Onsen è che è una ricca fonte di acqua calda. L'acqua termale di solito proviene direttamente dalla sorgente. La temperatura delle sorgenti termali è leggermente superiore al normale, intorno ai 42°C (107,6°F).
Il fiume Surikami che attraversa la città è fiancheggiato su entrambi i lati da ryokan e ci sono anche alcuni bagni comuni e pediluvi pubblici per i visitatori che non pernottano.

Nella città di Iwaki (a sud della prefettura) si trova l'Iwaki-Yumoto Onsen.
Iwaki Yumoto è considerata una delle più antiche sorgenti termali del Giappone. Le sue acque sono conosciute soprattutto per i loro effetti benefici: abbassa la pressione sanguigna ed è efficace su arteriosclerosi e ipertensione ed ha effetti di disintossicazione e vasodilatazione periferica con notevole beneficio sulla pelle.

Ultimo ma non meno importante motivo per visitare Fukushima è la sua cucina tradizionale.
Piatto caratteristico della regione è il "Wappa-meshi" di riso cotto a vapore nel brodo condito con salmone e verdure e servito nel "wappa” contenitore tondo di legno ricavato piegando sottili sfoglie di cedro o cipresso che ne esaltano il sapore.
Nella città di Ouchi-Juku si può gustare il Negi Soba (chiamato anche Takato-Soba). Si tratta di tagliatelle di grano saraceno cotte in brodo che vengono servite in una ciotola insieme ad un gambo di cipolla bianca che funge da bacchetta.
Altro piatto tipico sono gli "enban gyoza", gnocchi ripieni di verdura che vengono fritti disponendoli in cerchio in padella.

 

 

 

Paola De Luca